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Il meglio maestro d'Italia. Perugino nel suo tempo

Il meglio maestro d'Italia. Perugino nel suo tempo

In occasione dei festeggiamenti per il Cinquecentenario della morte di Pietro di Cristoforo Vannucci detto “Perugino” (Città della Pieve, 1448 circa - Fontignano 1523), la Galleria Nazionale dell'Umbria dal 4 marzo all'11 giugno 2023, apre a Perugia la mostra Il meglio maestro d'Italia. Perugino nel suo tempo, a cura di Marco Pierini, direttore della Galleria Nazionale dell’Umbria Veruska Picchiarelli, conservatrice del museo perugino.

Il progetto espositivo, composto da oltre 70 opere, intende restituire al grande artista umbro, considerato il più importante pittore attivo negli ultimi due decenni del Quattrocento, il ruolo che il pubblico e la sua epoca gli avevano assegnato, presentando i suoi maggiori capolavori, tutti antecedenti al 1504, nel momento in cui si trovava all’apice della sua lunga e straordinaria carriera. Tra questi la Crocifissione della Cappella Chigi in Sant’Agostino a Siena e Lotta fra Amore e Castità già a Mantova. Per l'occasione, dopo 200 anni di assenza, rientra a Perugia lo Sposalizio della Vergine, dipinto dal Perugino tra il 1501 e il 1504. L’opera, originariamente concepita per la Cappella del Santo Anello presso il Duomo di Perugia, venne trasportata in Francia dalle truppe napoleoniche ed è attualmente conservata al Musée di Beaux-Arts di Caen, in Normandia. 

La mostra segue i momenti clou del percorso artistico del Perugino: dai primi lavori nella bottega di Andrea del Verrocchio, alle opere fiorentine che fecero la sua fortuna (come le tre tavole conservate nelle Gallerie degli Uffizi); dagli straordinari ritratti, alle monumentali pale d’altare, come il Trittico Galitzin, ora alla National Gallery di Washington, e il Polittico della Certosa di Pavia, per gran parte alla National Gallery di Londra ed eccezionalmente ricomposto per l’occasione.

Il catalogo della Mostra contiene i contributi dei maggiori specialisti e studiosi dell'opera del Perugino, e ripercorre le tappe della sua carriera, dalla formazione al ritorno in Umbria all’inizio del Cinquecento, con testi introduttivi volti a descrivere meglio il “tempo” del maestro, approfondendone la storia, il pensiero e gli spazi.

Ampio margine è stato riservato ai direttori e ai curatori delle collezioni di appartenenza delle opere in prestito, ad accentuare il carattere corale di un’impresa che nasce prima di tutto da una collaborazione effettiva tra istituti, fra i quali in primis le Gallerie degli Uffizi, la National Gallery di Washington, la National Gallery di Londra, il Louvre di Parigi e la Gemäldegalerie di Berlino.

Il catalogo può essere acquistato cliccando qui.