Il trattato Mo‘èd Qatàn (“piccola festa”) riguarda i giorni intermedi delle festività di Pèsach e Sukkòt, noti come chol haMo‘èd, in cui si cerca un equilibrio tra lo spirito festivo e le necessità quotidiane. Il Talmud stabilisce che siano i Maestri a decidere quali attività siano consentite, seguendo criteri diversi rispetto allo Shabbàt: non tutte le melakhòt (attività vietate) del sabato sono vietate anche in questi giorni, e alcune attività sono permesse se evitano fatica eccessiva o rispondono a bisogni urgenti o collettivi. Curiosamente, il trattato dedica ampio spazio anche al tema del lutto (avelut), trattato soprattutto nel terzo capitolo. Si esplora la compatibilità tra lutto e giorni festivi, con la regola che la festa sospende il lutto in corso o ne rinvia l’inizio se la morte avviene durante chol haMo‘èd. Il trattato, composto da 28 fogli e tre capitoli, è prevalentemente normativo, con pochi brani narrativi (aggadici), ed è accompagnato da traduzione, commenti, illustrazioni e materiale di approfondimento.