Il libro analizza l’evoluzione dell’odio antiebraico nel tempo, dalle radici cristiane medievali alle forme cospirative e pseudo-scientifiche del Novecento. Nel XXI secolo, l’antisemitismo si presenta in forme "culturali", più sottili e meno esplicite, ma non per questo meno pericolose. Durante la pandemia da Covid-19, è aumentata la diffusione dell’odio antiebraico online, con teorie complottiste che dipingono gli ebrei come ricchi manipolatori responsabili delle crisi. Il web diventa il principale canale di diffusione, favorendo anonimato e impunità. A ciò si aggiunge la distorsione della memoria della Shoah, con negazionismo latente e banalizzazione sempre più frequente. I saggi presenti nel volume offrono strumenti di comprensione e contrasto a queste nuove manifestazioni dell’antisemitismo, in un impegno collettivo contro ogni forma di discriminazione.